domenica 27 febbraio 2011

PB & 3.58 a Bremgarter Reusslauf

(crollo del muro dei 4' /km)

Ce l'ho fatta, personal best e un 3'58" di media al km mi colloca di diritto al di là del muro dei 4'. 11 chilometri in 43'45", 1' e 13" meglio rispetto al 2010, e i soliti 7" al km di miglioramento all'anno in questo tracciato. Soddisfatto; era l'obiettivo per questa gara, per iniziare la stagione con un lieve vantaggio nella preparazione.

Ore 11.40 arrivo in quel di Bremgarten (cantone Argovia), due ore di tempo per ambientarmi, carica di adrenalina, ritirare il pettorale, visitare per l'ennesima volta la parte finale del percorso, cambiarmi e riscaldarmi adeguatamente. Favecva freddo ed era nuvoloso, quindi il riscaldamento era da fare bene, anche perché dovevo partire veloce.
Ritirato il pettorale sono andato a vedere la parte finale dei tracciato, gli ultimi 500m in modo da sapere esattamente dove ero quando sarei ripasato da lì in gara. E' importante soprattutto se si arriva con le gambe scariche affaticate e con la mente poco lucida. Per mia fortuna mentre facevo il sopralluogo c'era anche una gara U20. Osservando i ragazzi che passavano mi hanno permesso di capire che il percorso era piuttosto pesante a causa del fango. Erano piuttosto sporchi! Quindi mi sono preparato a questa evenienza.

Fatto questo mi sono diretto verso lo spogliatoio per cambiarmi in tranquillità, quando ho avuto anche dei problemi intestinali....... avevo un mezzo tarlo in testa dalla mattina, lo stesso problema intestinale era stato riscontrato in casa. Virus?! Sinceramente non volevo pensarci più di quel tanto per non rovinarmi la corsa. Mi sono fermato al primo toy toy e mi sono lasciato dietro ogni preoccupazione.

Dopo essermi cambiato e riscaldato per 30'; la partenza! Pronti partenza e colpa di pistola.....la "strategia" di gara era di tenere i primi 2 km a 4'05", assolutamente non più veloce, per evitare di bruciarmi subito nei primi chilometri. Dopo i primi 2km ne avevo 9 per scendere sotto i 4' al km. Superare il muro e restare al di là.

0-2km: Ho fatto fatica a raggiungere i 4'05", ero nettamente più veloce, i primi 500m ed in salita viaggiavo a 3'26". L'adrenalina, la scia trascinatrice dei runners mi impedivano di rallentare. Era più forte di me. Ma sapevo che se non l'avessi fatto da lì a poco tutto sarebbe sfumato! Ho rallentato fino a 3'54" allo scoccare dei 2 km.

2-5km: Ogni parametro era sotto controllo, le gambe cerano e giravano molto bene, in scioltezza e agilità. I battiti pure, regolari e alla soglia. Il terreno! fangoso, paltoso, bagnato e pieno di pozze. In quel momento ho ringraziato l'aver corso qualche cross ad inizio stagione......terreno veramente pesante; ma non potevo accettarlo come scusa e quindi ho tenuto il passo! Media fino al 5°km 4'00" spaccati!

6-10km: Fin qui ho vissuto ogni singolo km intensamente. Totalmente concentrato sul fiato, cuore e gambe. Ho raggiunto un gruppetto di runners e gli ho tenuti fino alle due salite nel bosco. Le classiche salite spacca gambe e soprattutto spacca ritmo. Arrivi lanciato e ti trovi davanti questa salita. Lunga ca. 300m con pendenza 3-4%, a differenza delle scorse edizioni qui ho dovuto e voluto tenere il passo. Non potevo mollare, avrei perso secondi di media preziosi e sicuramente irricuperabili. Tenendo il passo, cosa che sono riuscito a fare sia nella prima che nella seconda salita, ho
superato e distanziato il gruppetto di runners a cui mi ero aggregato. Media fino al 10° km 4'01"!

10-11km: Avevo perso un secondo di media ed in quel momento non sapevo, non ero sufficientemente lucido per calcolare se quel secondo bastasse per garantirmi l'obiettivo. Sapevo solo che mancava un km e che certo non potevo mollare, non potevo buttare tutto nelle ortiche nell'ultimo chilometro. Quindi concentrazione e fuori tutto fino alla fine. A 600m dalla fine piccola rampa di 10m; ma quell`ultima rampa mi ha tolto le ultime forze utili, e nei 200m successivi ho perso un'altro secondo di media! Proprio in quel momento vengo superato da un runner (uno del gruppetto che avevo superato in salita), il resto del gruppo lo sentivo alle spalle, avevo il fiato sul collo. L'unica per tirarmi fuori da quel impiccio era tenere il passo di chi mi aveva appena superato.
Piccola accellerata e via dietro. Sapevo dov'ero, grazie al sopralluogo iniziale, e quindi potevo tirare al massimo fino ad andare in "apnea", perché sapevo che da lì a poco sarebbe finita. Ma a 150m dalla fine, crampo terribile agli intestini; il fastidio toy toy dell'inizio si era ripresentato; ma ero alla fine e quindi ho stretto i denti ed ho tagliato il traguardo.

11 chilometri in 43’45” alla media di 3’58” al chilometro.

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